Cari amici di Treviglio,
l' Italia vive da circa un ventennio un periodo storico che potremmo definire a pieno titolo "apocalittico". Uso il termine nel suo significato originario di "svelamento/rivelazione". Ma attenzione… la nostra apocalisse non ha a che fare con il futuro, bensì con il passato… e poi i cavalieri non sono quattro, bensì uno solo, che tra l’ altro non ha mai avuto in mente di portare una dura giustizia. La faccenda è anzi cominciata in modo quasi ridicolo: un ex venditore di aspirapolvere e cantante da crociera, dalle maniere accattivanti e molto esperto a "nuotare" nel sottobosco della politica, poi re del mattone, poi possessore di televisioni, geniale manipolatore ecc.… ha voluto mettersi direttamente in politica. Roba da ridere. Eppure un simile esemplare di venditore di frottole, del nostro Paese sapeva tanto di più di noi. Mentre ci si lambiccava il cervello per capire come si potesse spiegare la crisi della prima repubblica… e come andasse ridefinito un nuovo assetto democratico, lui sapeva riproporre un vecchio modello che da noi aveva sempre funzionato fin dal tardo medioevo: invece di imbarcarsi in tante discussioni inutili tra le varie „anime“ dei Comuni, bastava che i cittadini lasciassero fare al signorotto di turno e si trasformassero in sudditi. In fondo tutti avrebbero avuto di che mangiare e divertirsi.